Nel 2016 ho gareggiato sul percorso d'emergenza, nel 2017 la gara era stata annullata intorno al 7°-8° km e quest'anno invece (finalmente!) la 21° edizione de "Sudtirol Drei Zinnen Alpine Run" (Corsa Tre Cime) si è svolta regolarmente correndo sul percorso originale di 17,5 km e 1350 mt di dislivello e... che spettacolo!
Già proprio così! Si è corso su un percorso estremamente stupendo, spettacolare, incantevole dal punto di vista paesaggistico con le Tre Cime di Lavaredo, simbolo delle Dolomiti e dell'Alta Val Pusteria, riconosciuto come patrimonio dell'UNESCO (Dolomites UNESCO World Heritage), che facevano da contorno.
Partenza alle ore 10 davanti alla Casa Sesto (1.310 mt slm) (grande struttura dove erano presenti tutte le operazioni pre e post gara) e i 1000 atleti hanno prima affrontato un anello nel centro del paese Sesto per poi andare verso direzione Moso (1340 mt slm).
... passeggiata pre-gara presso i Baranci ...
Da qui si attraversava tutta la Val Fiscalina, i verdissimi "prati di larici" della valle più bella del mondo, per raggiungere il Rifugio Piano Fiscalina (1454 mt slm).
... Rifugio Piano Fiscalina ...
Fino qui era prevalentemente su strafa asfaltata e sterrata, tutta in leggera salita e si riusciva a correre quasi con il ritmo della mezza maratona.
... Rifugio Fondo Valle ...
La salita si proseguiva sempre in questa stupenda valle fino al Rifugio Fondo Valle (1548 mt slm - 8,2 km) dove poi si arrivava al bivio e si girava a sinistra in direzione Rifugio Comici (2224 mt slm).
... Rifugio Comici ...
Qua ora la gara si faceva sul serio, la fatica iniziava a farsi sentire perchè era tutta in salita lungo le selettive serpentine dove ogni tanto staccavo lo sguardo dal sentiero per ammirare le spettacolare rocce della Cima Uno che mi toglieva il fiato!
... Rifugio Pian di Cengia ...
Durante l'ascesa mi sentivo ancora fresco, le gambe giravano molto bene e riuscivo a spingere sempre di più recuperando parecchie posizioni.
Dopo circa 4 km di salita ecco che si vedeva il Rifugio Zsigmondy Comici incastrato tra le rocce dove per un attimo volevo proprio fermarmi per guardarmi intorno, ma non ci sono riuscito perchè ci tenevo a fare una bella gara con un buon tempo.
Infatti lì avevo anche saltato il ristoro proseguendo così la corsa verso la prossima "tappa", ovvero raggiungere il Rifugio Pian di Cengia (2528 mt slm) che l'avevo raggiunto in poco tempo.
... lavori in corso presso San Candido ...
... Enrico Ianniello / Ispettore Vicenzo Nappi ...
... la bellissima Rocìo Munoz Morales / Eva Fernández ...
Appena avevo girato l'angolo ecco che si intravedeva il bellissimo rifugio alpino dolomitico adagiato nel vasto ripiano di rocce bianche dove, anche qua, mi veniva la voglia di "staccarmi la spina", sedermi ed ammirare questa maestosa natura con una birra in mano (magari!).
... l'ultimo tratto di gara dopo la forcella Pian di Cengia ...
Da qui si poteva dire che il grosso è stato fatto perchè ora c'era da affrontare un leggero falso piano fino a superare la Forcella Pian di Cengia (2556 mt slm) dove da qui si vedeva in lontananza il Rifugio Antonio Locatelli (2405 mt slm), punto d'arrivo della competizione, dove mi era venuta addirittura la pelle d'oca!
... Rifugio Antonio Locatelli ...
Discesa in picchiata di circa un chilometro e poi c'era da affrontare l'ultimo tratto posto sopra i meravigliosi Laghi dei Piani, ai piedi del Monte Paterno, una perla dei laghi alpini e dalle fredde acque di color verde-azzurro.
... i Laghi dei Piani ...
Finalmente ecco che mancava veramente poco, si sentiva sempre di più la voce dello speaker (ovviamente in tedesco, e poco in italiano!), faccio un ultimo sforzo, sentivo l'adrenalina al mille, il cuore batteva fortissimo e con una grande commozione ho tagliato il traguardo, con le braccia alzate, col tempo di 2h 00' 20" classificandomi, con grande sorpresa, "solo" 73° assoluto su 837 finisher!
... la grande gioia ed emozione al momento dell'arrivo ...
Ecco che ricevo la meritata medaglia finisher e subito ho visto di fronte ai miei occhi stanchi e ancora pieni d'emozione gli imponenti e meravigliose le Tre cime!
... un super ristoro ...
Che altro dire trovandomi di fronte a questa grande "opera" di natura?
... le Tre Cime di Lavaredo ...
Niente! E' tutto così fantastico, così meraviglioso che, insieme alla mia fan, siamo rimasti lì per tanto tempo prima di prendere il sentiero del ritorno lungo la Valle Sassovecchio verso Sesto pensando intensamente alla gara fantastica e fenomenale appena portata a termine.