L'ultima volta che ho partecipato al Trofeo Dario & Willy è stato nel lontano del 2008 (dove l'arrivo era posto a San Tommaso), e da allora non ho più preso parte e non so dirvi per quale motivo.
Ma quest'anno, finalmente, ho deciso di esserci a questa competizione che è giunta alla sua 12° edizione griffata dall'Osa Valmadrera ed è stato per me come prima esperienza perchè il percorso era quello "nuovo", collaudato nel 2014.
Tracciato di 23 km circa con 2010 mt di salita e 2025 mt di discesa super tecnicissima, con partenza dal Centro Sportivo Intercomunale a Valmadrera con arrivo su lungo lago a Parè. Avevo chiesto in giro per capire com'era questa gara e quasi tutti mi hanno risposto così: "E' durissima! Peggio della Resegup! Okkio!", "Per la miseria" borbottai!
Inizialmente non ci credevo proprio ed invece avevano proprio ragione dopo averla fatta. Per me è stata una delle poche SkyRace molto dure, difficile a causa delle quattro salite da affrontare e soprattutto l'ultima discesa che era davvero molto pesante e paurosa, ma alla fine però era tutto quanto molto bello grazie a dei panoramici davvero stupendi che mi toglieva il respiro (e la fatica!).
Purtroppo però la giornata era brutta e la pioggia ha fatto da padrone per quasi tutta la mattinata e che non ha reso le cose facili né agli organizzatori né ai 533 skyrunner che si sono presentati ai nastri di partenza.
Inizialmente non ci credevo proprio ed invece avevano proprio ragione dopo averla fatta. Per me è stata una delle poche SkyRace molto dure, difficile a causa delle quattro salite da affrontare e soprattutto l'ultima discesa che era davvero molto pesante e paurosa, ma alla fine però era tutto quanto molto bello grazie a dei panoramici davvero stupendi che mi toglieva il respiro (e la fatica!).
Purtroppo però la giornata era brutta e la pioggia ha fatto da padrone per quasi tutta la mattinata e che non ha reso le cose facili né agli organizzatori né ai 533 skyrunner che si sono presentati ai nastri di partenza.
La partenza era scattata alle ore 9 e la prima salita era quella che si andava al rifugio SEV (Pianezzo) e qua avevo affrontato in modo tranquillo, senza tirare troppo il collo dove alla fine ci avevo messo 1h 04' 21" (posizione 104°).
Da qui c'era la prima discesa abbastanza "facile", tranne alcuni pezzi che li avevo affrontati con massima attenzione perchè erano scivolosi ed il rischio di farsi male era altissimo. In questo tratto venivo superato da tantissimi atleti che correvano come dei matti e vedendo loro (vi confesso) provavo un pò d'invidia, un pò di amarezza, ma poi non mi importava perchè essere qui a correre una gara del genere, con una caviglia "ridotta" ci voleva proprio un bel coraggio :-)!
Il punto più bello era la salita verso la cima del Monte Rai (1259 mt) perchè da qui c'era una vista davvero stupenda che mi veniva la voglia di sdraiarmi sul prato con un bel panino e una birra per ammirare meglio le montagne a 360° con le cime innevate e con i suoi numerosi laghi come quello di Annone, Segrino, Pusiano... uno scenario davvero unico!
Scollinato la cima c'era la discesa che conoscevo abbastanza bene perchè era uguale a quello del percorso vecchio e c'erano dei tratti che ho dovuto aggrapparmi al prato con le proprio mani perchè sembrava di correre su una lastra di sapone.
Finalmente ecco che si arrivava al bellissimo San Tommaso dove da qui c'era da affrontare un'altra (maledetta!) salita andando verso Forcellina e Sasso di Preguda.
Poi finalmente ecco che era arrivato il momento di affrontare la famosa discesa da spacca gambe che si andava diritto al lago. Doveva essere breve ed invece per me non finiva più, era davvero molto lunga, quasi tutta in stile single track!
Improvvisamente, senza nemmeno accorgermene, ero arrivato in paese, su lungo lago, dove più in là c'era il gonfiabile dell'arrivo. In questa passerella trionfale vedevo le persone che applaudivano e che mi guardavano con un certo stupore perchè stavo zoppicando ed erano convinti che ero uno di quelli vittime di caduta, ma invece non era così!
Alla fine ho tagliato il traguardo col tempo di 3h 22' 19" classificandomi 121° assoluto su 440 finisher. Anche questa, come sempre, è fatta e ho messo in archivio la mia ennesima gara arricchendo sostanzialmente il mio curriculum sportivo :-) !
Scollinato la cima c'era la discesa che conoscevo abbastanza bene perchè era uguale a quello del percorso vecchio e c'erano dei tratti che ho dovuto aggrapparmi al prato con le proprio mani perchè sembrava di correre su una lastra di sapone.
Finalmente ecco che si arrivava al bellissimo San Tommaso dove da qui c'era da affrontare un'altra (maledetta!) salita andando verso Forcellina e Sasso di Preguda.
... San Tommaso ...
In questa ultima parte mi sentivo abbastanza stanco anche perchè non avevo ancora un buon allenamento ed era la prima gara di quest'anno che avevo addosso più di due ore e mezza di fatica. Poi finalmente ecco che era arrivato il momento di affrontare la famosa discesa da spacca gambe che si andava diritto al lago. Doveva essere breve ed invece per me non finiva più, era davvero molto lunga, quasi tutta in stile single track!
Improvvisamente, senza nemmeno accorgermene, ero arrivato in paese, su lungo lago, dove più in là c'era il gonfiabile dell'arrivo. In questa passerella trionfale vedevo le persone che applaudivano e che mi guardavano con un certo stupore perchè stavo zoppicando ed erano convinti che ero uno di quelli vittime di caduta, ma invece non era così!
Alla fine ho tagliato il traguardo col tempo di 3h 22' 19" classificandomi 121° assoluto su 440 finisher. Anche questa, come sempre, è fatta e ho messo in archivio la mia ennesima gara arricchendo sostanzialmente il mio curriculum sportivo :-) !
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