domenica 25 giugno 2017

4° Creste Resegone Skyrace (Brumano) - 25 giugno 2017

Questa mattina è andata in scena una Skyrace che è giunta alla sua quarta edizione chiamata "Creste Resegone SkyRace", percorso di 15,7 km e 1.300 mt D+ con partenza e arrivo a Brumano, in Valle Imagna (Bg). Manifestazione sportiva organizzata dal Cai Valle Imagna con la collaborazione tecnica di Valetudo Skyrunning Italia Racer. 
... percorso originale ...
La giornata non è iniziata nei migliori dei modi perchè il tempo era brutto, il cielo era tutto nero, si temeva che arrivasse una grossa tempesta che ha costretto gli organizzatori ad emettere il seguente comunicato:
Sinceramente ho provato un pò di rammarico, ma d'altronde non è colpa di nessuno e mi sembrava giusto annullare la gara se il tempo dovesse peggiorare, tutto legato alla sicurezza e così eravamo tutti in attesa del verdetto finale. Ecco che dopo un'ora di "pausa" è uscito fuori un altro comunicato:
Soluzione che è stato pienamente condivisa da tutti noi atleti e che in quell'istante il tempo stava via via migliorando sempre di più fino a trovare il cielo bello sereno e con il sole (che culo! :-P)! 
... percorso d'emergenza ...
Il "nuovo" percorso d'emergenza da affrontare era circa 13 km e il dislivello è rimasto più o meno invariato, si correva sul percorso originale fino alla bocchetta (poco sotto il Rifugio Azzoni), e poi discesa direttamente verso il traguardo eliminando, quindi, il passaggio delle creste orientali per Passo del Ciuff. 
Dopo aver fatto le solite operazioni pre-gara finalmente ecco che era arrivato il momento di partire e alle 10 in punto era scattato lo start dove subito si andava ad affrontare la prima salita semplice di circa 2 km fino ad arrivare al nuovo Rifugio Resegone. 
Da qui si prendeva il sentiero verso sinistra che era tutta da spingere, quasi tutta in saliscendi, così per circa 3 km fino ad arrivare presso la Passata del Resegone. 
Da qui è iniziata la vera e propria avventura che è il cuore di questa gara, il tracciato è diventata aerea e vertiginosa, adatti solo per i veri camosci, infatti è stato segnato dai CAI come classe D+, ovvero dedicato solo per gli escursionisti esperti che si vogliono mettere alla prova con il vuoto continuo. 
L'ascesa era davvero ripidissima in stile alpinistico in cui molti tratti bisognava arrampicarsi con l’ausilio insostituibile delle mani dove in poco più di 2 km portava da 1200 metri ai 1820 della vetta del Resegone. Si transitava presso la Cima Quarenghi, per poi continuare con dei bei strappi facendo le creste del Resegone nella parte est rispetto al Riguzio Azzoni. 
... vista mozzafiato ...
La vista era davvero incredibile ed unica dove si poteva ammirare a 360° i meravigliosi Laghi Brianzoli, la città Lecco, le vette delle Alpi, la croce Resegone! Peccato che si doveva per forza fermarsi per godere il panorama perchè il rischio di finire in qualche burrone era molto alto, si doveva essere concentrati al 100%! 
Dopo 1 ora e 35 minuti circa ero arrivato al punto più alto del percorso, la bocchetta del Resegone, si passava sotto il Rifugio Azzoni (a quota 1850 mt), dove da qui si prendeva la stessa discesa della ResegUp prendendo poi il sentiero CAI numero 17 che si portava direttamente di nuovo al Rifugio Resegone ed infine lo stesso percorso fatto all'andata (tempo percorrenza discesa circa 28 minuti). 
... in discesa, poco sotto il nuovo Rifugio Resegone ...
Inizialmente la discesa era molto tecnica per poi diventare piano piano sempre più piacevole correndo nei boschi di faggio fino ad arrivare all'abitato Brumano. 
... la salita poco sopra l'abitato Brumano ...
Alla fine ho completato la gara col tempo di 2h 04' 05" classificandomi 25° assoluto su 55 finisher. Direi che sono andato benino, nel tratto in salita sulle creste sicuramente potevo andare molto di più, ma fisicamente mi sentivo ancora stanco. 
Comunque alla fine sono rimasto molto contento di aver corsa questa vera e propria Skyrace, che sono rimasto affascinato della durezza del tracciato e anche (soprattutto!) dalla bellezza che solo il Resegone poteva regalarci!
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sabato 24 giugno 2017

10 Km del Manzoni (Lecco) - 24 giugno 2017

Nella serata di sabato, a Lecco, è andata in scena la sesta edizione de "10 km del Manzoni" organizzata dal Gsa Cometa che ha visto registrare circa 800 atleti. 
Per me è la mia quinta presenza e credo che è stata anche la più sofferta a causa del grande caldo che ha penalizzato tutti quanti! 
Purtroppo ci sono stati parecchi ritirati e alcuni di loro son dovuti prestare il soccorso dai volontari della Croce Rossa in seguito a un colpo di calore. 
Il percorso di 10 km è rimasto invariato (omologato Fidal), circuito di 3,3 km da percorrere tre volte con partenza ed arrivo nello stesso punto dinanzi ai Canottieri Lecco. 
La partenza era scattata alle 20:45 e subito avevo programmato di correrla con passo relax. Infatti per questa volta avevo deciso di non sforzarmi troppo e di non impostare il solito ritmo di gara perchè, dopo aver fatto donazione del sangue in questa settimana, ancora non avevo recuperato del tutto e fisicamente mi sentivo molto fiacco ed inoltre avevo in programma una SkyRace il giorno dopo. 
Ho fatto tanta fatica a correre durante la gara, non ero per niente in forma, faceva troppo caldo che nel giro di pochi minuti di corsa ero già completamente sudato e meno male che non dovevo tirare come si deve :-) 
Alla fine ho completato la fatica col tempo di 43' 11" (media corsa 4'19"/km) classificandomi 169° assoluto su 486 finisher. 
... tanto pubblico ad assistere lo spettacolo ...
A fine gara sono corso di nuovo a casa per mangiare un piatto di pasta (alle 22:45!) per reintegrare abbondantemente i carboidrati per affrontare un'altra gara il giorno dopo.
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domenica 18 giugno 2017

Stelvio Marathon Classic (Prato allo Stelvio) - 17 giugno 2017

Il grande capo organizzatore italo-tedesco Gerald Burger (Ok-Chef) non si ferma davanti proprio a nulla! Perchè dopo aver portato in altissimo livello la gara "Ortler Bike Marathon" in soli due edizioni (con 1.557 partecipanti) e la corsa di fama internazionale "Giro Lago di Resia" (con 3.810 finisher, record nel 2015) ha ideato, per la prima volta, la "Stelvio Marathon". 
... Gerald Burger, capo organizzatore ...
E' stata messa in moto un'imponente macchina organizzativa davvero eccellente, davvero incredibile che è andato tutto alla perfezione con ottimi risultati che hanno ormai avuto, e senza dubbio, tutte le carte in regola e che diventerà, negli anni a venire, un grande evento sportivo da non mancare. 
Una maratona lunga 42.2 km, e una "breve" di 26 km (Classic), con partenza per entrambi, da Prato allo Stelvio (a 915 s.l.m) con arrivo al Passo dello Stelvio (a quota 2757 mt). 
... il segna via permanente della gara ...
Conquistare il Passo dello Stelvio correndo a piedi, sul lato venostano (costituito da 48 spettacolari tornanti in 25 km), è stato senz'altro un evento bello, irrinunciabile, è un'esperienza unica nel suo genere, è una cosa che ti lascia il segno dentro, ti vengono delle grandi emozioni quando si raggiunge la Cima Coppi e che si ha la sensazione di toccare il cielo con un dito! 
... la nuova Alfa Romeo che si chiama, guarda caso, Stelvio ...
Ho partecipato alla corsa di 26 km con ben oltre 2.300 (!!!) metri di dislivello positivo, e la partenza era scattata alle ore 8:40; mentre quelli della maratona erano partiti 10 minuti prima. 
La giornata era davvero bellissima (direi che siamo stati proprio fortunati!), cielo sereno e terso che ci ha regalato delle viste super mozzafiato: la Val Venosta, il Monte Ortles, il Parco Nazionale dello Stelvio. 
... con lo sfondo Ortles ...
Il tracciato della gara è davvero molto bello, si correva per lo più su strada sterrata e sentiero montano attraversando dei vari paesi tipici della zona dove si doveva cambiare continuamente il ritmo. 
Si passava davanti la stazione a valle della seggiovia di Trafoi dove il sentiero era diventato più escursionistico alpino in ascensione piuttosto impegnativo: il sentiero Goldsee. 
... sentiero Goldsee ...
In questo tratto di gara eravamo sempre accompagnato dalla vista del Gruppo Ortles, davvero unico che mi veniva la voglia di fermarmi per ammirare in appieno questa fantastica vista da cartolina! 
Dopo una lunga permanenza sullo stretto sentiero montano, finalmente c'era una lunga discesa che tutti ci aspettavamo: si arrivava a prendere il tornante numero 25 della leggendaria Strada del Passo dello Stelvio. 
... tracciato di tutti i 24 tornanti ...
... ultimi metri di discesa per raggiungere il tornante nr. 25 ...
Appena avevo messo piede sulla strada statale 38 (chiusa completamente al traffico!), ho alzato lo sguardo in cima dove si vedeva bene il traguardo e in quell'istante mi sono emozionato a vedere quella strada spettacolare con i suoi mitici 25 tornanti che dovevano essere affrontati uno ad uno! 
Subito mi ero detto che ormai era fatta, che mancava veramente poco, mi sentivo sollevato ed invece mi sbagliavo di grosso! 
Gli ultimi 7 km tutta su strada, gli ultimi 24 tornanti da superare, è stato davvero molto duro e massacrante! 
Inizialmente avevo corso con dei passi piccoli, ma dopo 3 tornanti avevo ceduto ed avevo proseguito alternando con passo veloce ed è stata un'eternità, non finiva più! 
Ogni tanto guardavo lo sguardo verso in alto per capire quanto mancava, ma mi sembrava di vedere lo stesso scenario, lo stesso punto, credevo di aver percorso per parecchio tempo ed invece mi sembrava di stare ancora all'inizio... è stato davvero un incubo :-) ! 
Finalmente ecco che il traguardo si faceva vedere sempre più vicino, ecco che supero l'ultimo tornante, sentivo il mio cuore che batteva sempre più forte, ho fatto un ultimo sforzo correndo e ho tagliato incredibilmente e felicemente il traguardo a braccia alzate col tempo di 3h 17' 38" classificandomi 16° assoluto su 144 finisher (372 sono stati quelli della maratona). 
Faccio gli ultimi tre passi avanti, ricevo la bella medaglia finisher, mi guardo intorno e ancora non ci credevo ai miei occhi di essere arrivato fin qui facendo quella strada mitica, leggendaria, famosa e conosciuta in tutto il mondo! 
Il valico Alpino più alto d'Europa amata da tutti i ciclisti, motociclisti, ma anche dai podisti! 
Super efficiente è stato il risultato del servizio di ritorno a Prato allo Stelvio con il bus-navetta, entrando per il Passo Umbrail, dalla lussureggiante Val Müstair con cambio di mezzo in territorio elvetico a Santa Maria, il viaggio è stato davvero molto bello e panoramico (tempo di percorrenza poco più di 1 ora). 
... il Passo dello Stelvio ...
... i mitici tornanti lato venostano...
Concludo scrivendo che è stata una bellissima esperienza, gara super spettacolare, panorami stupendi (sembrava di correre la Sierre-Zinal), e chissà se ritornerò di nuovo il prossimo anno!
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