domenica 25 ottobre 2015

30° Venice Marathon (Venezia) - 25 ottobre 2015

A Venezia si è svolta la fantastica maratona denominata "Venice Marathon" che è giunta alla sua 30° edizione ed è stato un grandissimo successo grazie alla grossa partecipazione di atleti che insieme hanno deciso di raggiungere la Laguna per festeggiare il 30° compleanno! 
Un traguardo molto importante per gli organizzatori e che hanno anche registrato un nuovo record di arrivati: ben 6.641 finisher migliorando nettamente i risultati del 1995 (6.495 arrivati) e del 2010 (6.258). 
Un dato davvero importante, che va a sommarsi ai quasi 4.000 arrivati della VM10KM Garmin Forerunner Tour, e ai 15.000 appassionati che hanno affollato le tre Alì Family Run di San Donà, Dolo e del Parco San Giuliano di Mestre. 
Per me è la terza volta che partecipo a questa maratona e ci ritornerei molto volentieri perchè il percorso è davvero unico, spettacolare, affascinante e soprattutto molto emozionante correre nella parte finale, lungo il mare, a Venezia! 
Si partiva da Stra e si percorreva tutta la riviera del Brenta, ammirando le Ville Palladiane e attraversando paesi dove la gente si riversava sulle strade a fare un tifo da stadio e giovani band che si esibivano per rallegrare gli atleti. Dopo aver passato Mestre e Marghera si passava nel Parco San Giuliano, per poi affrontare l'ostacolo più duro del tracciato: il Ponte della Libertà!
E' un tratto lungo, sospeso sul mare che collega il centro storico della città con la terraferma, di circa 4 km di rettilineo che sembrava un'eternità! Per superare questo "muro", ogni tanto alzavo lo sguardo dai piedi, per guardare in lontananza dove si intravedeva Venezia, con tutte le sue bellezze ed in questo modo riuscivo ad andare avanti! 
Gli ultimi chilometri sono stati davvero mozzafiato, con l'emozione del passaggio in Piazza San Marco con ai lati il caloroso tifo dei turisti! 
C'era una marea di gente che facevano un tifo pazzesco e che era impossibile a non nascondere il proprio stato d'animo nè celare le emozioni! 
Bellissimo, unico, magico ed indimenticabile è stato anche quello di correre su quei infiniti ponti (numero 14, tutti attrezzati con rampe di legno) che si andava verso il traguardo posto in Riva Sette Martiri. 
Anche qua il tifo era proprio incredibile, su ogni ponte c'era una marea di gente a darci la carica e mi è piaciuto un sacco vedere tutti quei bambini (ma anche adulti!) che si divertivano a darci il cinque! 
Anche questa volta non avevo fatto un'adeguata preparazione per affrontare tutti quei 42,194 km e così avevo deciso di impostare il ritmo di 5'/km seguendo i palloncini dei pacers (tempo gara 3h 30'). 
Ma alla fine tutto è andato molto bene e ancora non ci credevo di aver una buona corsa senza riscontrare delle grosse difficoltà. 
Sono rimasto pienamente soddisfatto dopo che avevo guardato i tempi intermedi (grazie al chip che era posto ogni 5 km) e ho notato che ero riuscito a rimanere costante, ad impostare lo stesso ritmo per tutta la maratona. 
Dopo aver fatto il giro di boa all'interno della meravigliosa Piazza San Marco e dopo aver affrontato tutti quei ponti avevo provato una grandissima gioia quando mancavano solo 50 metri all'arrivo e lo era stato ancora di più quando avevo letto il tempo della gara: 3h 23' 39" classificandomi 750° assoluto su 6.632 finisher (media corsa 4' 49"/Km). 
Concludo ringraziando il presidente del Gruppo Podistico Avis Oggiono che ha organizzato la trasferta col pullman tutto in giornata, è stato un pò impegnativo come orario di partenza, ma alla fine ne è valsa proprio la pena!
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sabato 17 ottobre 2015

Skyrace Limone Extreme (Limone sul Garda) - 17 ottobre 2015

Sabato, a Limone sul Garda, è andata in scena l'ultima tappa del circuito mondiale "SkyRunner World Series" con cast super stellare! 
Si sono presentati circa 800 atleti provenienti da ben 39 differenti nazioni che si erano dati appuntamento sull'Alto Garda per decretare i Campioni 2015. 
Tracciato dove inizialmente era di 22 km (con 2000 metri di dislivello), ma poi ci sono state delle modifiche fatte all'ultimo momento, ridisegnato dal direttore di gara Fabio Merarli e il suo staff a causa delle abbondanti precipitazioni piovose e la neve in quota che aveva reso impraticabile parte dell'itinerario originale. 
E così il "nuovo" percorso era stato portato a 24 km con 2400 metri circa di dislivello totale aggiungendo una salita in più nella parte finale del tracciato. 
Per me è la prima volta che partecipo a questa competizione per cui non posso dire se era o no più bella rispetto allo scorso anno, ma alla fine giravano voci che è stata molto più spettacolare quest'anno con il nuovo tracciato! 
La partenza era alle ore 12 su Lungolago Marconi e qua lo scenario era davvero unico! Inizialmente si correva per circa due chilometri tra le vie del centro cittadino fino ad arrivare alla località Reamol. 
Da qui iniziava una tanto suggestiva, tanto muscolare ascesa che ho dovuto affrontare con tanta pazienza. 
(Confortola A. - 2° al Vertical / Wyatt J. - 5° al Vertical)
Qua era una salita molto difficile perchè il sentiero era quasi tutto su ghiaia e poi perchè si era creata una lunga coda di atleti. 
Infatti, purtroppo, mi ero trovato molto indietro nella parte iniziale e così mi ero trovato davanti una lunga scia di persone dove avevo sprecato tanta energia nel dover recuperare le varie posizioni. 
(Manichino Salomon / il campione Remi Bonnet / falco Tad)
In questa prima salita ero molto concentrato a trovare punti, a trovare dei momenti giusti per recuperare senza dare "fastidio" agli altri, è stata veramente durissima! Poco dopo la metà della salita finalmente mi ero trovato davanti pochi atleti e che andavamo più o meno con lo stesso passo. 
Finita la salita, c'era da affrontare un lungo tratto sterrato su strada larga abbastanza facile fino ad arrivare al punto dove si iniziava la prima discesa. Inizialmente il sentiero era abbastanza scivolo, ma poi era molto bello e percorribile fino ad arrivare al punto dove si iniziava ad affrontare la seconda salita. 
Anche qua era molto lunga e dura dove si percorreva la parte alta del vertical della Mughéra (effettuata il giorno prima, alla sera). 
In questa seconda salita l'avevo gestita abbastanza bene dove riuscivo a recuperare qualche posizione. Man mano che si saliva in quota si poteva ammirare il panorama che era sempre più spettacolare! Si vedeva quasi tutto il Lago di Garda incorniciato dalle montagne con le cime innevate. 
Arrivato in cima, c'era da affrontare una lunghissima discesa che era un continuo di tornanti, inizialmente su sentiero e poi su strada sterrata. 
Finita la discesa si arrivava allo stesso punto di prima, infatti era una specie di anello. Quando avevo riconosciuto il sentiero che ero già passato prima, subito avevo pensato che ormai ero quasi vicino al traguardo e invece avevo ricevuto una bella batosta! 
(Un momento di relax!)
C'era la terza e ultima salita con ben 400 metri di dislivello da affrontare in circa 2,5 km. Qua tanti atleti si erano ritirati, rinunciando alla gara e prendendo il sentiero che andava direttamente al lago. 
E' stata troppo dura per me, non riuscivo più ad andare con il passo che avevo nelle prime due salite, le gambe non giravano più ed addirittura quando mettevo le mani sulle ginocchia per spingere sentivo che arrivavano dei crampi alle braccia. 
Per me è stata un'eternità, non vedevo l'ora che finisse questo muro perchè ero proprio sfinito! Superato anche questo ostacolo, il sentiero si faceva in piano seguita da una discesa infinita che andava diritto al lago. Anche in questa ultima parte è stata durissima perchè il sentiero era difficile, tecnico e che avevo corso con molta cautela. 
Finita la discesa, si correva gli ultimi metri sul lungo lago e si andava nuovamente in piazza del paese dove era ubicato l'arrivo. 
Alla fine ho completato la fatica col tempo di 3h 58' 35" classificandomi 123° assoluto su 507 finisher. 
La gara è stata stravinta da ventenne svizzero Remi Bonnet (unico nella giovane storia di questa gara a vincere sia vertical che sky) in 2h 45’ 25”. 
Seconda piazza e titolo 2015 per l’italiano Tadei Pivk (2h 51’ 08”). Bronzo di giornata e secondo posto nel circuito per lo spagnolo Manuel Merillas (2h 52’ 52”). 
Al femminile bella prova di forza per la Orguè prima al traguardo in 3h18’50” seguita da Maite Maiora (Team La Sportiva - 3h 19’ 07”) e da Ohianna Kortazar (3h 22’ 24”). 
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domenica 11 ottobre 2015

II° Val Gandino Vertical (Cirano - BG) - 11 ottobre 2015

Buona, anzi buonissima la quinta edizione de "Vertical Valgandino" proposto e organizzato dallo Sci club Valgandino che ha visto registrare ben 150 atleti e che tutto è andato a buon fine grazie alla buona organizzazione e in particolare grazie (come al solito) alla bellissima giornata di sole. 
Gara di Corsa in Montagna e precisamente un Vertical di 5,4 km con partenza dalla chiesa di Cirano di Gandino (quota 636 mt slm) con arrivo mille metri più in alto, in vetta al Pizzo Formico (quota 1636 mt slm). Per me è la prima volta che partecipo a questa competizione e quindi non avevo prefissato nessun obiettivo; avevo solo in testa di fare una buona gara e arrivare bene fino al traguardo. Arrivato a Cirano, dopo aver ritirato il pettorale, dopo aver fatto le solite operazioni, dopo aver fatto un piccolo riscaldamento... era già arrivata l'ora della partenza (alle 9). 
Lo start era posto vicino alla chiesa del paese, su una stradina asfaltata ed era già subito una salita abbastanza ripida. 
Appena era scattato lo start (con un colpo di cannone! che spavento!), avevo subito imposto un ritmo abbastanza alto, ma solo dopo 50 metri ero già in affanno e venivo superati quasi da tutti gli atleti. Proprio in quel momento non riuscivo a salire come volevo e sentivo già il fiatone. 
Dopo circa 1,5 km si abbandonava la stradina del paese e si andava a prendere il sentiero dove da lì iniziava la vera e propria salita in montagna. 
Qua, finalmente, avevo iniziato a recuperare, piano piano, gli atleti e più passava il tempo più riuscivo ad andare sempre più forte ed ero in continua progressione. Il sentiero era stretto e la maggior parte degli atleti avevano le racchette ed era difficile a recuperarli. 
Infatti gli avversari che usufruivano queste racchette occupavano tutto il sentiero e solo pochissimi si spostavano per farmi lasciare passare. Mentre con altri ho dovuto avere tanta pazienza e per superarli dovevo solo trovare il momento giusto. 
(Croce della Guazza)
Una volta uscito dal bosco, si passava vicino alla Croce della Guazza (qua si poteva ammirare tutto il paese Cirano e la sua valle)
e si proseguiva la corsa tutto all'aperto e in lontanza si vedeva il Pizzo Formico dove era ubicato l'arrivo. Si attraversava il pascolo e il sentiero era leggermente in pianura dove qua avevo cercato di spingere forte finchè potevo anche perchè sapevo che poi ci sarebbe stata l'ultima salita da affrontare. In questo tratto riesco a recuperare ancora qualche atleta e si arrivava davanti alla Baita Cornei. 
Qua c'era tantissima gente a farci il tifo anche perchè era il punto di ritrovo dopo la corsa; c'era il deposito borse, consegna del pettorale, ritiro del pacco gara, ristoro finale. 
Ecco che c'era l'ultima salita da affrontare ed era molto impegnativa dove avevo cercato di mantenere lo stesso ritmo senza perdere terreno. 
In questo ultimo tratto c'era veramente tantissima gente che con il loro grande tifo ci davano la carica, la forza di andare sempre più forte. 
Vedo sempre di più la Croce dove finalmente alla fine ho tagliato il traguardo col tempo di 53' 32" classificandomi 47° assoluto su 149 finisher. 
(Pizzo Formico, l'arrivo sella gara)
Appena avevo superato la linea del traguardo ero rimasto con bocca aperta perchè ero circondato da una vista meravigliosa, stupenda che non ci sono parole adatte per descrivere: si vedeva tutta la Val Seriana e il Monte Pora (Presolana)! 
Dall'altra sponda invece si godeva la vista della Valle in cui si adagiano gli abitati di Gandino, Leffe e Peia con una vista incomparabile sulle Prealpi Orobie. Concludo scrivendo che è stata veramente una bellissima gara, il percorso è stato molto spettacolare e che mi auguro di ritornarci ancora il prossimo anno perchè merita assolutamente! 
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