Dopo la bella gara di ieri a Sesto, ecco che sono di nuovo con le scarpette da Skyrunner per partecipare alla "Tre Cime Experience by Scarpa" che ha visto coinvolgere quasi 700 atleti che si sono dati appuntamento alle sponde del Lago di Misurina (1.754 mt), un meraviglioso lago che si trova nella frazione di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno.
Le due gare in programma, Misurina Sky Marathon (42 km - 3000 D+) e la Cadini Sky Race (20 km - 1600 D+), hanno subito alcune modifiche ai tracciati, modifiche dettate dal repentino cambio della situazione meteorologica.
La perturbazione che ha interessato, venerdì notte, le montagne che si affacciano sul lago di Misurina, e le previsioni per la giornata di domenica che annunciavano un peggioramento significativo delle condizioni meteo in quota, hanno lasciato ben poche possibilità agli organizzatori di correre lungo i percorsi originali.
I responsabili della sicurezza, sabato pomeriggio, una volta presa la decisione di accorciare i tracciati, hanno iniziato a ridisegnare i percorsi di gara.
La nuova Misurina Sky Marathon misurava 33 chilometri con 2000 metri di dislivello positivo, mentre la Cadini Sky Race aveva una lunghezza di 20 chilometri con 1000 metri di dislivello.
Mi ero iscritto alla versione mini e nonostante la modifica del percorso è stato veramente una bella gara, un bel tracciato, molto percorribile e non rappresentava grosse difficoltà tecniche.
Peccato solo che c'erano nuvole basse che non ci ha permesso di ammirare a 360° le maestose pareti delle Tre Cime di Lavaredo e i Cadini, teatro naturale “nascosto” di questo weekend dedicato alla corsa a fil di cielo.
Dico subito che non ho corso la gara come ho sempre fatto perchè avevo problemi alla caviglia, infatti quando mi ero alzato dal letto non riuscivo a muoverla bene, era quasi completamente bloccata ed addirittura avevo fatto anche fatica a mettere la scarpa.
... Campeggio "La Baita", l'arrivo della gara ...
In quel momento ero andato nel panico, mi sentito molto amareggiato, deluso, stavo male e così subito avevo cercato di fare dei massaggi cercando di sbloccare la circolazione perchè ci tenevo molto a farla!
Pochi minuti alla partenza (alle ore 9) sentivo ancora la caviglia dura, ma avevo deciso di provare di provare lo stesso e vedere come andavo ed eventualmente mi sarei ritirato, cosa che non volevo assolutamente pensarci!
I primi minuti di gara, in leggera salita, ero riuscito a correre un pò meglio anche se continuavo a zoppicare e che poi, fortunatamente, la situazione si era migliorata col passare del tempo.
Nei tratti in discesa invece non riuscivo a lasciarmi andare, ero talmente concentrato a come appoggiavo il piede per non sentire il dolore anche se in realtà non sentivo quasi nulla.
Nei tratti in discesa invece non riuscivo a lasciarmi andare, ero talmente concentrato a come appoggiavo il piede per non sentire il dolore anche se in realtà non sentivo quasi nulla.
Diciamo che ero completamente preso dal panico della "nuova" situazione e che non volevo peggiorarla. Infatti molti atleti si erano affiancati a me chiedendomi se stavo bene, se ero tutto a posto, se avevo bisogno d'aiuto... diciamo che ho avuto tanto conforto, consolazione da parte loro durante la corsa. Nella prima parte di gara era tutta da spingere e nel maggior parte il sentiero era molto scivoloso a causa della presenza di fango!
... Rifugio Città di Carpi ...
Poi c'era una salita con una bella pendenza che si andava al Rifugio Città di Carpi (2.110 mt). Arrivato in cima si poteva, anzi si doveva, ammirare le montagne, le rocce del Gruppo dei Cadini di Misurina, ma purtroppo non si era visto quasi nulla a causa delle nuvole basse. Da qui c'era da affrontare una lunga discesa e poi di nuovo piccola e leggera salita che si andava a un altro rifugio chiamato Col De Varda posto a 2.106 metri di quota.
... Rifugio Col De Varda ...
Infine c'era l'ultima discesa seguita da alcuni tratti in falso piano che si andava presso il campeggio "La Baita" dove era ubicato l'arrivo. Alla fine sono riuscito a completare anche questa gara col tempo di 2h 33' 22" classificandomi 96° assoluto su 298 finisher (312 finisher per la SkyMarathon).
Certamente e sicuramente avrei fatto molto meglio se non avevo questo problema al piede, ma questa volta per me è stata un grande vittoria, un grosso traguardo di aver portato a termine ad ogni costo anche questa gara nonostante le mille difficoltà che ho riscontrato durante la competizione.
Come già scritto più volte: basta crederci, basta volerci, basta essere ottimista che poi alla fine tutto finisce nel miglior dei modi! Anche se questa volta, vi confesso, ho rischiato davvero tanto di non farcela, mi mancava veramente pochissimo per dare forfait... e invece... ;-)
Nessun commento:
Posta un commento