sabato 30 settembre 2017

Trail delle Grigne Sud Sprint (Mandello) - 30 settembre 2017

Questa mattina è andata in scena una nuovissima gara svoltasi a Mandello del Lario denominata "TGS - Trail Grigne Sud" ideato da Alessandro Gilardoni con la collaborazione della Polisportiva Mandello, Cai e Gal (Gruppo amici di Luzzeno). 
E' stato davvero un grande successo nonostante fosse alla sua prima edizione che al via ha visto oltre 350 atleti suddivisi in due percorsi: "TGS Extreme" di 38 km con 3600 D+ e "TGS Sprint" di 19 km con 1800 D+ con tracciati che si snodavano alla scoperta della maestosità del versante meridionale delle Grigne lungo i sentieri dei Camosci. 
La partenza era presso il centro di Mandello (225 mt) e l'arrivo invece era posto all'interno del Palazzetto dello Sport dove erano presenti tutte le operazioni pre e post gara. Per primi erano partiti quelli del percorso Extreme alle ore 7:30, mentre alle 8 era toccato invece al percorso Sprint. 
... la piazza, punto della partenza ...
Ovviamente mi ero iscritto al tracciato breve anche se in realtà è stato davvero molto lungo, faticoso, duro, ma che mi ha regalato dei panorami davvero stupendi, mi ha fatto conoscere dei sentieri, baite, località che non li avevo mai visti prima d'allora, per non parlare dei molteplici scorci sul Lago, davvero una meraviglia! 
... l'attesa che si fa sentire ...
Al momento dello sparo subito si andava a correre tra le vie cittadine andando verso la frazione di Somana, per poi passare dalla chiesetta di Santa Maria e all'Alpe Era Bassa (867 m – 6 km). 
... i Falchi ...
Arrivare fin qui era abbastanza facile, quasi tutta corribile dove l'ho affrontato bene, senza grosse difficoltà. 
... la partenza della gara Sprint ...
La corsa si proseguiva sempre in salita fino in Gardata (1064 m – 7,5 km), dove il percorso si ricongiungeva a quello della gara lunga. 
... Chiesetta di Santa Maria ...
Da qui c'era da affrontare un bellissimo sentiero in falso piano e poi discesa abbastanza facile, con numerose curve, fino ad arrivare all'attraversamento del fiume. Altra salita abbastanza ripida (ma breve) fino a raggiungere la località di Versarico (793 m – 10,5 km) per poi ancora spingere sempre in falso piano fino ad arrivare ad affrontare la seconda vera e propria salita, un vero e proprio muro da scavalcare, andando a conquistare l'ultima vetta: lo Zucco di Manavello (1144 m – 13,5 km). 
... gli ultimi sforzi prima della Vetta di Manavello ...
In questa ultima ascesa è stata davvero durissima e sembrava che non finiva mai! Avevo quasi superato le due ore di gara e stranamente sentivo che le gambe erano ancora in "buono stato", ero riuscito persino a recuperare alcuni posizioni! 
... cima conquistata con tanta gioia :-) ...
Finalmente ecco che si vedeva in lontananza i volontari, la baita di Manavello, la meravigliosa vista sul Lago dove avevo provato un grande piacere, un grande sollievo perchè sapevo che ormai era quasi fatta. 
... Mandello del Lario vista da Manavello ...
Infatti ecco che c'era da affrontare la discesa finale, inizialmente abbastanza ripida, per poi diventare sempre più dolce, più corribile fino ad arrivare all'abitato di Mandello. Alla fine ho raggiunto il traguardo col tempo di 2h 42' 18" classificandomi 13° assoluto su 186 finisher (169 atleti hanno corso la versione Extreme). 
... verso il traguardo ...
Provai davvero una grandissima emozione, una grande gioia di aver gareggiato questo magnifico Trail, di aver affrontato la gara come volevo, senza andare in crisi riuscendo a tenermi duro fino alla fine! Subito ho ringraziato e fatto numerosi complimenti ai ragazzi, ai volontari, a tutti quanti per averci regalato questa bellissima giornata di Sport (e anche di Festa!) e per aver messo in moto questa bellissima organizzazione che non ha deluso le aspettative e che si prospetterà, senza ombra di dubbio, un futuro roseo!
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domenica 24 settembre 2017

36° Trofeo Marmitte dei Giganti (Chiavenna) - 24 settembre 2017

Eccomi di nuovo qua a gareggiare un'altra gara, ma questa volta a staffetta sempre con il compagno di ieri, Enrico N., svoltasi a Chiavenna (SO) dove è andata in scena la "36° Trofeo Marmitte dei Giganti", gara nazionale di Corsa in Montagna a staffetta a due (Maschile) e individuale (Femminile). 
Lo hanno denominato come percorso più bello d'Italia e sono pienamente d'accordo perchè il tracciato è davvero spettacolare, estremamente tecnico ed impegnativo, molto vario e suggestivo che ha tutte le caratteristiche tecniche per essere una classica autunnale della Corsa in Montagna. 
Ha una lunghezza di 6.08 km, con dislivello pari a 327 metri, quindi breve e veloce, ma tutta in stile Up & Down, mai monotono, con continuo alternarsi di salite, falsipiani, discese tecniche e impegnative, con gradini, salti, radici sporgenti, è un infinito cambio di direzione e di velocità che ci fa rendere un percorso davvero unico nel suo genere, straordinario e nello stesso anche molto divertente! 
La partenza, la zona di passaggio del testimone al compagno di staffetta e l'arrivo erano presso in località Pratogiano dove si trovano i famosi crotti di Chiavenna con partenza scattata alle ore 14:15 (prima di noi erano partite le donne alle ore 14 - percorso di 4,55 km). 
... compagno di squadra ...
Ero il primo a partire e ci tenevo molto a fare un buon tempo e così avevo impostato di correre forte sin dall'inizio e che poi sono riuscito a tenere un buon ritmo per tutta la durata della gara. Inizialmente si correva su un tratto pianeggiante per "allungare" il gruppo dove poi si cominciava subito ad affrontare la dura ascesa su sentiero con numerosi gradini. 
Superata questa salita ecco che si andava a gareggiare lungo la traversata caratterizzata dall’alternarsi di salite e discese dove continuavo a spingere sempre di più e notavo che le gambe giravano molto bene senza sentire nemmeno la fatica. Si proseguiva a correre all'interno del parco "Marmitte dei Giganti" andando a raggiungere uno dei passaggi più caratteristici delle “Marmitte”, il suggestivo passaggio nella “grotta”. 
... la famosa grotta ...
Da qui giro di "boa" dove si ritornava indietro, in salita, per poi riprendere il percorso verso la Chiesa di Prosto affrontando l'ultima discesa finale tra pareti di roccia e su gradini irregolari, anche questi molto impegnativi. 
... le 4 squadre (foto dal sito www.asfalchi.it) ...
Lasciato alle spalle il bosco, si andava ad affrontare gli ultimi tratti di sentiero e tratti su strada di circa 1,5 km in pianura facendo ritorno verso la zona di arrivo dove avevo "passato il testimone" al mio compagno di staffetta. 
... il passaggio del testimone ...
Ho completato la prima frazione col tempo di 38' 13" (79° miglior tempo individuale su 148 atleti), per me è un tempo inaspettato perchè non pensavo di aver corso così bene e di aver tenuto alto il ritmo senza andare in crisi nella parte finale. 
... l'arrivo del compagno di squadra ...
Appena ho passato il testimone, ero andato a cambiarmi al volo per poi andare ad assistere l'arrivo del mio compagno dove alla fine ha completo la sua corsa col tempo di 50' 56". Sommando i due tempi siamo stati classificati 68° su 72 coppie (tempo finale 1h 29' 09"). Alla fine ho ringraziato Enrico per aver accettato l'invito di correre con me in queste due gare portandole entrambi a termine con... successo :-) !
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sabato 23 settembre 2017

IV° Corsa a coppie dell'Innominato (Vercurago) - 23 settembre 2017

Nella fantastica giornata di oggi pomeriggio è andata in scena, con grande successo, la quarta edizione de "Corsa a Coppie dell'Innominato" svoltasi a Vercurago, un piccolo paese situato in Valle San Martino a pochissimi chilometri da Lecco. 
... alcuni Falchi presenti alla corsa ...
Evento sportivo che è stato organizzato dall'Oratorio San Giovanni Bosco, dal G.E.V. Lumaca e dall'Avis che hanno messo in piedi una meticolosa e imponente macchina organizzativa con tutte le operazioni pre e post gara studiati tutto nei minimi dettagli senza tralasciare nulla, tutto situato all'interno dell'Oratorio di Vercurago. 
... partenza scattata alle ore 16:30 ...
Quest'anno ha riscontrato un grande numero di partecipanti (nuovo record), più di 200 coppie, il 25% in più rispetto allo scorso anno, che hanno sfidato il tracciato di 10 km di Corsa in Montagna (circa 400 mt D+) che si snodava sopra l'abitato del comune di Vercurago toccando varie frazioni collinari tra strade asfaltate, ciottolate e sentieri tecnici nel sottobosco. 
C'erano alcuni tratti di salite, discese, scalinate abbastanza impegnative e si andava a toccare il punto alto del percorso posto al Castello dell'Innominato (o Castello di Somasca).
Un bellissimo luogo storico dove da qui si poteva godere una vista davvero super spettacolare sul ramo lecchese del Lago di Como. 
Ho partecipato alla gara con mio compagno di squadra Enrico N. come lo scorso anno dove alla fine abbiamo concluso la prova col tempo di 1h 07' 33" classificandoci 152° assoluto su 207 coppie finisher. 
... verso il traguardo ...
Concludo che è stato piacere correre con Enrico e che ci siamo divertiti parecchio grazie al percorso davvero fantastico e soprattutto all'ottimo lavoro di tutti i volontari e sono sicuro che nel prossimo anno ci sarà un nuovo record di iscritti perchè merita davvero di parteciparla!
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sabato 16 settembre 2017

20° Drei Zinnen Alpin Run (Sesto - BZ) - 16 settembre 2017

Doveva essere una grande festa, era tutto pronto per celebrare degnamente i vent'anni della gara "Südtirol Drei Zinnen Alpine Run" (La corsa Tre Cime)... ed invece tutto è andato a rovina a causa del brutto tempo che ha mandato tutto a monte i progetti del comitato organizzatore dell'Associazione ALV Sextner Dolomiten capitanato da Gottfried Hofer.
E' uno dei maggiori eventi sportivi nelle Dolomiti di Sesto (in Val Pusteria), è anche uno degli appuntamenti più rinominati nel mondo della Corsa in Montagna che ha fatto esaurire tutti i 1000 pettorali a disposizione, con atleti che provenivano da ben 20 nazioni.
... bellissimo giro al Lago di Braies ...
L'avevo gareggiata nel 2003 sul percorso originale di 21 km, poi nel 2016 ho corso su un percorso alternativo a causa della neve e quest'anno invece è stata interrotta intorno al 7°/8° km quando eravamo all'altezza in fondo alla Val Fiscalina, quasi al Rifugio Fondo Valle, ma andiamo con ordine ciò che è successo in questa giornata "pazzerella".
La partenza era prevista alle ore 10, poi è stata spostata mezz'ora più avanti alle 10:30 perchè i vari responsabili stavano ulteriormente discutendo se far partire o no la gara e c'era tanta apprensione dentro di noi.
Finalmente ecco che alle 10:29 gli speaker avevano annunciato che la 20° edizione di questa gara sarebbe partita alle ore 11 correndo fino al Rifugio Locatelli (2.450 m s.l.m) su percorso alternativo (13,4 km - 1105 D+) passando la Val Sasso Vecchio.
Per noi abbiamo gioito per la buona notizia perchè tutti quanti, nonostante la pioggia battente, volevamo raggiungere le tre steli di roccia famose in tutto il mondo!
... Rifugio Locatelli e le Tre Cime di Lavaredo ...
Ecco che alle 11 in punto è scattata la partenza dove i primi 2 km si correva intorno al paese Sesto per poi andare verso la Val Fiscalina ed era tutta percorribile e stavo procedendo con un buon passo perchè il mio obiettivo era quello di abbassare il tempo dello scorso anno.
Poco prima del Rifugio Fondo Valle (intorno all'ottavo chilometro) ecco che vedo davanti ai miei occhi il campione del mondo Petro Mamu, il plurititolato ceco Milan Janata, i forti italiani Cesare Maestri, Luca Cagnati e tanti altri top runner che stavano scendendo dal lato opposto... e vi giuro che in quel momento è stato per me come un fulmine a ciel sereno!
... il Campione del Mondo Petro Mamu e dietro il piccolo campione locale Taddeo ...
E' stata davvero una cosa inaspettata, è stata proprio una doccia fredda e non riuscivo a capire il motivo di questa decisione di interrompere all'improvviso la corsa.
... la delusione post-gara insieme con Petro Mamu :-) ...
Così tutti i quasi 1000 atleti si erano fermati e, con amarezza e con delusione, siamo di nuovo riscesi verso valle, verso il paese Sesto.
... il grande pasta party ...
Nel frattempo era stato emesso il comunicato ufficiale su Facebook con la spiegazione di questo inaspettato interruzione della gara: tutto è a causa della fitta nebbia dove l'elicottero, assolutamente necessario per trasportare gli indumenti dei concorrenti al traguardo davanti al Rifugio Locatelli, non era più in grado di volare.
... sacchi indumenti quasi distrutti ...
Inoltre, i sacchi che erano già arrivati a 2.500 mt di altitudine erano in cattive condizione (bagnati, senza numero di pettorale) e quindi sarebbe stato irresponsabile far arrivare gli atleti bagnati lassù, con una temperatura di pochi gradi sopra lo zero, non avrebbero ricevuti gli indumenti asciutti per cambiarsi oppure non sarebbero stati in grado di trovare i loro sacchi.
... Johannes Stotter all'opera ...
Altro motivo di questo annullamento era che non c'era la possibilità di chiamare l'elisoccorso in caso di emergenza sempre a causa della nebbia; per gli organizzatori la sicurezza e la salute degli atleti veniva prima di tutto.
Questa è stata la prima interruzione nella storia della Corsa delle Tre Cime, guarda caso, proprio nell'edizione dell'anniversario, è stato davvero un brutto colpo per tutti quanti!
Nonostante tutto questo il variegato programma di contorno si era svolto come previsto dove atleti ed accompagnatori hanno festeggiato degnamente con il fine art boby painter Johannes Stotter, la gara di beneficienza dei VIP e la grande festa dell'anniversario con il famoso complesso Stodlgang.
Onestamente questo episodio è la prima volta che mi succede dopo aver messo in archivio 629 gare tutte quante portate a termine. All'inizio ci sono rimasto molto male, ma poi piano piano ho capito che gli organizzatori avevano fatto di tutto, che non avevano nessuna colpa, che con il tempo non si può comandare e che alla fine hanno preso una decisione giusta anche se sofferta.
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