domenica 31 luglio 2016

Mini Giir di Mont (Premana) - 31 luglio 2016

Oggi a Premana, mio paese natale, è andata in scena la 24° edizione de "Giir di Mont", l'affascinante e spettacolare gara di Skyrunning che ha coinvolto tutti i paesani che si sono riversati nella principale Piazza del Paese per accogliere i 1000 concorrenti (numero massimo ammesso) che hanno faticato, sudato, cimentato su due percorsi: la SkyRace di 32 km e la Mini SkyRace di 20 km (con 1.100 mt di dislivello totale). 
... Premana ...
Per la gara regina, però,  si è corsa sul tracciato di riserva perché nella notte e fino alle 8 del mattino è piovuto a dirotto, con tuoni e fulmini. 
... profilo della SkyRace "tagliato" ...
Per questo motivo hanno portato l'organizzazione (A.S.P. Premana) ad eliminare, per questioni di sicurezza, la salita della Bocchetta del Larecc dove il sentiero era diventato molto scivoloso e quasi impraticabile. 
... percorso della Mini SkyRace ...
Con questa modifica il percorso si era accorciato di circa 3 km con un dislivello tagliato a 2000 metri; invariato invece il percorso della Mini. 
Quest'anno è stata la mia decima partecipazione (8 quella lunga e 2 quella corta (compresa quella di quest'anno)) e oggi mi è toccato a correre la versione "mini" non perchè non avevo i chilometri nelle gambe, non perchè non avevo voglia di correre quella lunga, semplicemente che... non lo so! 
... partenza della Mini ...
Anche adesso non so nemmeno dirvi il vero motivo di questa scelta. 
... partenza della SkyRace ...
Comunque sta di fatto che ci tenevo a fare una buona gara, una buona prestazione cercando di concluderla intorno alle 2 ore e che poi alla fine non è andata proprio così. 
... passaggio all'Alpe Premaniga ...
La causa principale sicuramente è perchè il sentiero era troppo scivoloso in alcuni punti e che non me la sentivo di andare oltre giusto per non cadere e per non farsi male, come, purtroppo, è successo a tanti atleti che una volta arrivati al traguardo erano andati dritti verso la termo-struttura della Croce Rossa. Durante la competizione mi sono sentito sempre bene, nei tratti in salita riuscivo a tenere un buon passo recuperando delle varie posizioni. 
Si andava a toccare i seguenti alpeggi: località Lavinol, Alpe Rasga, Alpe Premaniga, Alpe Solino, Alpe Piancalada e infine Alpe Deleguaggio (mio mitico alpigiano dove avevo trascorso la mia infanzia in estate) prima di arrivare nuovamente a Premana dove era ubicato l'arrivo. Alla fine ho tagliato il traguardo col tempo di 2h 15' 51" classificandomi 41° assoluto su 346 finisher. Come posizione posso ritenermi più che soddisfatto, ma come prestazione cronometrica non tanto perchè ero convinto che ci avevo messo di meno. 
... il traguardo ...
Ma come al solito sono stato ugualmente felice di aver portato a casa la mia 51° gara dell'anno 2016 (e non è ancora finita!). Di seguito tempi parziali grazie al rilevamento del chip che erano posizionati in vari punti del percorso:
Nella mezza è stata vinta, a sorpresa, il rientrante Marco De Gasperi (G.S. Forestale) che ha concluso la prova col tempo di 1h 44' 43" seguito da Andrea Rota (sedicenne dell'OSA Valmadrera - 1h 46' 49") e dall'argentino Diego Simon (1h 48' 10"). 
... Marco De Gasperi, 1° classificato della Mini ...
... Marc Lauenstein, 1° classificato della Lunga ...
Per quanto riguarda la prova più lunga invece, sul gradino più alto del podio, ci è salito il campione di Orienteering, lo svizzero Marc Lauenstein (Team Salomon) col tempo di 3h 05' 36", seconda piazza per Gil Pintarelli (Team Crazy - 3h 07' 30") e terza piazza per il rumeno Gyorgy Szabolcs (Valetudo Skyrunnin - 3h 08' 46"). 
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domenica 24 luglio 2016

Bagolino Alpin Run (Bagolino - BS) - 24 luglio 2016

Oggi ho partecipato, per la prima volta, alla settima edizione della "Bagolino Alpin Run" svoltasi a Bagolino (778 mt s.l.m.): bellissimo paesino della Valle Sabbia (in provincia di Brescia), un borgo che conserva l'aspetto medievale, con case addossate e strade tortuose, portici, piazze, fontane, palazzi antichi e le strette scalinate che salgono alla chiesa di San Giorgio. 
...Chiesa di San Giorgio ...
Corsa in Montagna di 16 km, 2.000 metri di dislivello complessivo, con partenza e arrivo presso il Parco della Pineta che si trovava al di sotto dell'abitato di Bagolino. 
Un bel Parco che si era trasformato in un quartier generale dove era presente tutte le operazioni pre e post gara. In questa nuova edizione ha visto frantumare il record di partecipazione con oltre 370 atleti partiti per la competitiva, circa 60 alla non competitiva ed altrettanti alla Mini Alpin Run riservata ai piu` piccoli. 
La giornata era splendida con temperatura praticamente perfetta per correre, ma il sentiero purtroppo era scivoloso, soprattutto nei tratti in discesa, a causa della pioggia scesa il giorno precedente. 
Visto che si trattava la prima volta e non conoscendo il percorso, avevo preferito di partire comunque forte cercando di fare una buona gara e un buon tempo. 
La partenza era scattata alle ore 9 e dopo aver corso pochi metri in piano si andava a prendere una bella salita andando ad attraversare per le vie del centro del paese. 
Lasciato alle spalle il centro si andava ad affrontare il primo scollinamento a quota 1.050 mt nella zona denominata "Cochét" ed era un misto su sentiero e strada asfaltata. 
... Bottarelli Sara, bronzo agli Europei di Corsa in Montagna 2016, in 1h 34' 17" ...
La successiva discesa ci portava ai piedi del fiume Caffaro dove in alcuni tratti era bello e molto percorribile, mentre in alcuni punti era scivoloso a causa dei sassi viscidi. 
... Rambaldini Alessando, fresco Campione del Mondo Lunghe Distanze 2016, in 1h 21' 37" ...
Finita la discesa ecco di nuovo un'altra salita che si andava nella località "Pississidolo" (quota 1.065 mt) dove l'avevo affrontata con molta facilità riuscendo a recuperare parecchie posizioni, erano gli stessi atleti che mi avevano preso in discesa. 
La terza discesa ci portava ad attraversare nuovamente il fiume Caffaro attraversando la strada principale del paese Bagolino dove da qui c'era da affrontare una salita più impegnativa che ci portava in 2 km dai 700 mt ai 1.220 mt sita in località "Vestù", il punto più alto del tracciato. 
Dopo più di un'ora e mezza di gara non sentivo ancora stanco, le gambe giravano bene ed ero riuscito a salire con un buon ritmo riuscendo a recuperare tanti posizioni. 
Arrivato in cima c'era l'ultima discesa di circa 3 km abbastanza impegnativa che si andava di nuovo in paese dove c'era l'arrivo. 
Anche qua avevo corso molto piano, ma purtroppo avevo fatto un piccolo errore. 
... Bagolino ...
Non avendo guardato bene cosa c'era davanti avevo messo il piede su un grosso sasso molto bagnato e così mi sono scivolato andando a finire sotto il sentiero. 
Meno male che non c'era niente di esposto perchè altrimenti non saprei come sarebbe andato a finire! 
... gli ultimi metri di gara all'interno del Parco della Pineta ...
Dopo avermi ripreso in piedi, avevo risalito andando a prendere di nuovo il sentiero dove avevo proseguito a passo d'uomo perchè mi sentivo ancora spaventato. Dopo un paio di minuti ecco che mi ero ripreso ed avevo continuato a correre come volevo. 
Arrivato in paese, avevo affrontato gli ultimi minuti di corsa all'interno del Parco e ho tagliato il traguardo col tempo di 1h 45' 56" classificandomi 50° assoluto su 340 finisher. 
Come al solito, sono rimasto molto contento della corsa (a parte la brutta caduta), davvero bellissimo il paesaggio, molto panoramico, sentiero molto bello e segnato fin troppo bene grazie all'ottimo lavoro degli organizzatori che meritano senz'altro un bell'applauso per tutto il lavoro svolto. 
Tutti questi aspetti positivi non ha fatto altro che convincermi di ritornarci di nuovo negli anni avvenire!
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domenica 17 luglio 2016

Dolomites Skyrace (Canazei) - 17 luglio 2016

Dopo il Vertical di venerdì scorso, non potevo assolutamente non mancare a un'altra bellissima e spettacolare competizione ormai conosciuta in tutto il mondo: la "Dolomites SkyRace" che è giunta alla sua 19° edizione svoltasi questa mattina di domenica sempre qui a Canazei. 
Località che è da sempre una delle mete preferite tra i migliori corridori del mondo ed era valevole come tappa del circuito Skyrunner® World Series che ha visto partecipare 900 atleti di ben 26 nazioni. 
Per me è la quarta volta che partecipo e sono contento di esserci anch'io fra i partenti perchè è una delle Sky più belle di sempre tutto questo grazie, in particolare, alla bellezza naturale: 
Le Dolomiti che sono famose in tutto il mondo, riconosciute anche come patrimonio Unesco. 
La giornata era molto bella, ma con temperature decisamente rigide con la presenza di forte vento e freddo in quota. 
Partenza alle 8:30 da Piazza Marconi affrontando il tracciato di 22 km, dei quali 10 in salita e 12 in discesa, con un dislivello positivo di 1.750 metri passando per i suggestivi passaggi a Forcella Pordoi (a quota 2.829 metri) e a Piz Boè (a quota 3.152 metri), punto più elevato del percorso. 
La durezza e la spettacolarità del tracciato la conosco bene perchè questa era la mia quarta partecipazione ed il miglior tempo l'avevo registrato il 1 agosto del 2004 col tempo di 2h 34' 52", che ancora adesso non riesco ad immaginare come avevo fatto a fare quel tempone da invidia! 
Pronti, via e subito ero entrato, come al solito, in affanno sulle prime rampe sulla pista da scii. 
La prima salita era abbastanza dolce, costante, con alcuni tratti belli ripidi, dove si andava al Passo Pordoi (2.239 mt s.l.m.). 
Da qui in poi invece si faceva sul serio perchè c'era da affrontare il pezzo più duro del percorso: un "muro" di circa 2,5 km (590 D+) fatto solo di ghiaia e di sassi che si arrivava sulla Forcella Pordoi. 
Un tracciato tutto a zig-zag e difficilissimo da salire (in particolare per chi non aveva le racchette, come me) perchè appunto il fondo del sentiero era tutto fatto da piccoli sassi ed era quasi sempre "scivoloso". 
Si faceva veramente tanta fatica, si sprecava tanta energia, ma i nostri sforzi erano comunque ben ripagati da un panorama incredibilmente davvero unico e mozzafiato! 
... Elisa Desco, seconda classifica ...
Superato questo calvario, il sentiero si spianava congedandosi un pò di tregua prima di affrontare l'ultima salita più tecnica (con la presenza anche delle catene fisse) che si andava a toccare il punto più alto del percorso: Piz Boè. 
Qua lo scenario era ancora davvero una meraviglia, siamo circondati dai grossi distesi massi bianchi dove in lontananza si vedeva un puntino nero: il rifugio Capanna Piz Fassa (Piz Boè). 
... Piz Boè ...
Finalmente ecco che ero arrivato in Cima e per me il grosso era fatto perchè da qui in poi era tutta in discesa (quasi!). 
Discesa ovviamente molto difficile, molto tecnica dove avevo dato massima attenzione perchè il rischio di farsi male era veramente molto alto. 
Avevo subito notato che stavo andando con passo molto ridotto perchè venivo superato da tanti atleti, ma non importava perchè preferivo impiegarmi 10 minuti in più ed arrivare fino alla fine sano e salvo piuttosto che correre forte e (forse) farsi del male. 
... il premanese Fausto Rizzi (2h 29' 29") ...
Arrivato in zona Pian Schiavaneis finalmente la discesa era molto più facile perchè si correva su un bellissimo sentiero dove avevo cercato di spingere forte riuscendo a recuperare qualche posizione. 
... Vincitore Tadei Pivk (2h 03' 39") ...
Ecco che finalmente vedo le prima case del paese, si iniziava a vedere sempre di più le persone che erano posizionati sul ciglio della strada dove avevo iniziato anche ad emozionarmi (un pochino!). 
... Vincitrice Laura Orguè (2h 27' 43") ...
Ultimo sforzo ed ecco che vedo di fronte a me l'arco dell'arrivo e taglio felicemente il traguardo col tempo di 2h 56' 31" classificandomi 209° assoluto su 786 finisher. 
Questo sono i tempi parziali: 
Che altro dire? Mi sono divertito parecchio, contentissimo di averla conclusa bene, organizzazione super impeccabile e chissà se ritornerò di nuovo il prossimo anno per festeggiare il ventennale della SkyRace e il decennale del Vertical.
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