Dopo un anno di stop sforzato (nel 2020) a causa della pandemia da Covid-19 che ha colpito il mondo (e che sta colpendo tuttora), finalmente si è potuto correre l'ottava edizione de "Valtellina Wine Trail" che ha registrato un nuovo record di partecipanti: sono stati ben 2420 che hanno tagliato il traguardo in Piazza Garibaldi a Sondrio (nel 2019 erano "soltanto" 2218 atleti) con tre percorsi differenti: Sassella Trail di 12,4 km (551 mt D+ / 527 mt D-), Half Trail di 21 km (914 mt D+ / 967 mt D-) e Trail di 42 km (1731 mt D+ / 1855 mt D-).
... partenza della 21 km da Chiuro ...
Non potevo assolutamente mancare a questo grandissimo appuntamento sportivo proprio perchè è stato anche la mia ottava partecipazione (21 km) e ci tengo molto a collezionare le belle medaglie finisher, fatto di pietra della Valmalenco, dove il mio obiettivo, per ora, è quello di arrivare a quota dieci... poi si vedrà :-)
L'edizione numero otto è stato davvero un successo sotto ogni punto di vista: la giornata era perfetta, soleggiata, condizioni meteo ottimali, c'erano tantissime persone dislocate lungo il percorso, è stata davvero una grande festa e densa di emozioni per tutti quanti e il ringraziamento va sicuramente fatto al campione di corsa in montagna Marco De Gasperi e al suo staff che hanno fatto un lavoro davvero impeccabile.
Per la mezza maratona la partenza era scattata alle ore 11 da Chiuro e si correva lungo i piccoli borghi, le vigne, terrazzamenti vitati (patrimonio dell'Unesco) con suggestivi passaggi all’interno delle cantine dove si producono i pregiati vini della Valtellina, tutto immerso in un paesaggio da favola!
Ma la vera chicca di quest'anno, che ha dato sicuramente un valore aggiunto a questo evento sportivo, era il passaggio suggestivo ed unico sul nuovo ponte appena inaugurato solo pochi giorni fa: la Passerella sulle Cassandre, una struttura lunga 146 metri e larga 2,90 che unisce due frazioni, Mossini e Ponchiera, con una vista spettacolare sulla città di Sondrio.
Dopo aver gareggiato "bene" nelle prime sette edizioni, questa volta invece è stata una giornata no, sicuramente da dimenticare dal punto di vista cronometrico.
Erano giorni che non mi sentivo bene, fisicamente ero debole, avevo provato a "curarmi" per rimettermi in sesto per la competizione, ma purtroppo non avevo più tempo a disposizione per poter recuperare perbene.
Alla fine, per fortuna, ero riuscito comunque ad esserci con tutti gli altri corridori (per me era già tanto!) dove avevo fatto di tutto per arrivare fino in fondo anche se avevo sofferto molto.
Però con tutti questi sacrifici e fatica ne è valsa proprio la pena perchè ricevere la medaglia finisher per l'ottava volta è stato un momento davvero emozionante ed indescrivibile definendo come una avventura davvero unica, in un contesto unico (tempo 2:31:26, 322° posto su 916 finisher).
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