Dopo solo una settimana dalla Monza - Resegone ho deciso di partecipare alla 5^ Quattropassi in Franciacorta a Camignone (Bs), una mezza maratona Fidal, perché volevo conoscere ed esplorare la zona collinare situata tra Brescia e l'estremità meridionale del Lago d'Iseo famosa, soprattutto, per la produzione di vini e poi perché con me c’erano tre miei amici che hanno avuto la possibilità di correre le manifestazioni non competitive di 12 km o di 6 km.Inizio subito con il dire che la giornata era eccessivamente calda; l’orario della partenza, fissato per le 8:30 proprio per cercare di evitare il caldo, non ha molto aiutato perché in effetti a quell'ora la temperatura era già "bollente"! Dopo le solite operazione pre-gara (iscriversi, cambiarsi, appuntare il pettorale sulla canotta e”inforcare” gli occhiali da sole) e un breve riscaldamento, mi è venuto un dubbio: "Ma il chip dove l'ho messo?" E così, mentalmente, ho cominciato a ripensare a quanto fatto precedentemente e in particolare al momento del ritiro del pettorale e mi sono ricordato che una volta pagato, mi avevano consegnato solo il pettorale e 4 spille... Ho allora guardato le scarpe degli atleti per vedere se loro avessero il chip, ma niente. Per sicurezza ho chiesto a uno degli organizzatori: "Ma il chip?" e lui "Niente chip! usiamo il sistema tradizionale!" Sono rimasto un po’ perplesso anche perché eravamo ben 500 al via e ho pensato che sicuramente non sarebbe stato facile rilevare i tempi una volta arrivati al traguardo, però, devo ammettere, che almeno questa volta i giudici Fidal si sono dati da fare!Alle 8:30 in punto lo sparo da inizio alla gara e il lungo serpentone di 500 atleti si mette in movimento.I primi chilometri vanno lisci e riuscivo a mantenere un andatura sui 3 e 45 al km, ma verso il 7/8 km ho cominciato a soffrire per il caldo. Il mio passo si è inesorabilmente ridotto e sono passato a un 4 e 40 al km. Al ristoro del 10 km ho bevuto un bel bicchiere d'acqua e subito dopo le gambe si sono un po’ "riprese", ma non è durato molto. Verso il 12 km sono andato di nuovo in crisi per il caldo ma anche per colpa del percorso molto duro con delle belle salite piuttosto lunghe e ho iniziato a pensare di ritirarmi: unica consolazione il bel panorama che mi circondava.Ma io volevo completarla a tutti costi questa gara perché volevo portare a casa, dopo Vittuone, Lago Maggiore, Stramilano, Merano, Vercelli, Cantù, il mio settimo pettorale sulle mezze maratone nel 2009. Così ho stretto i denti e finalmente ho visto il cartello che segnava 20 km e allora ho provato a fare un lungo sprint, ma dopo soli 100 metri ero già "scoppiato" e così ho pensato che non era il caso di fare l'eroe. Alla fine ho tagliato il traguardo con il tempo di 01:29:02 (pos. 59° assoluto e 6° di categoria), un tempo, per me, soddisfacente considerata la difficoltà del percorso e, soprattutto, il grande caldo tropicale!Per la cronaca, la gara è stata vinta da Graziano Zugnoni in campo maschile e da Eliana Patelli in campo femminile.Il ristoro finale è risultato un po’ scarso, mentre il pacco gara piuttosto ricco a fronte di solo 12 euro d'iscrizione; spogliati e docce presenti in una struttura sportiva molto comoda per tutti.La classifica è stata redatta in poco tempo nonostante l’assenza dei chip: davvero bravi!Anche la cerimonia delle premiazioni è andata bene. E per concludere la giornata, c'era la possibilità di mangiare un bel pranzo completo. Volendo dare un giudizio finale a questa manifestazione sportiva credo meriti un 8: non ho riscontrato nessun difetto, fatta eccezione per l’assenza del chip e quindi anche l’impossibilità di vedere i tempi intermedi! E come sempre anche questa è fatta !!
(Foto di Quattro Passi in Franciacorta) - Articolo pubblicato su Podisti.Net
Nessun commento:
Posta un commento