Recentemente ho scoperto e sentito dire che il Lago di Molveno (TN) è stato premiato più volte da Legambiente e dal Touring Club Italiano con il marchio di qualità ambientale "5 Vele", ovvero lago più bello d'Italia, e questa notizia mi ha subito incuriosito e mi ha spinto di andarci per ammirare dal vivo questa bellezza naturale.
... Molveno e il suo lago ...
E ho fatto bene! perchè ho trascorso un week-end davvero indimenticabile presso la rinomata località trentina non solo per concedersi una passeggiata in un ambiente decisamente affascinante, al cospetto delle Dolomiti più spettacolari del Brenta e della Paganella, ma anche per aver partecipato alla seconda edizione de "Molveno Lake Running".
Una competizione competitiva Fidal di 20 km (versione "Long") e di 12,9 km (versione "Short"), organizzata da Asd Molveno presieduto da Alessandro Sartori.
Tracciato disegnato in uno degli scorci più suggestivi offerti dall'intero panorama trentino, ovvero quello di percorrere tutto il giro del Lago di Molveno che è stata apprezzata dal popolo degli appassionati della corsa.
Mi ero iscritto alla versione Long e la partenza era dal centro storico di Molveno (Piazza San Carlo) e l'arrivo invece era posto sotto il paese dinanzi al Palazzetto dello Sport, cuore pulsante dell'evento.
Lo start era scattato alle 10:30, mentre alle ore 10:45 erano partiti quelli del percorso breve.
La giornata era davvero splendida e il caldo non si è fatto sentire molto perchè la maggior parte si correva all'ombra e al fresco (si stava veramente bene!).
... la Chiesa di Molveno, in Piazza San Carlo ...
Questa volta non mi sentivo al top della forma, mi sentivo un pò strano, perchè ieri pomeriggio dopo aver fatto una bella e lunga camminata per il sentiero Frassati, Pian del Pof, Rifugio Pineta, Malga Tovre, Rifugio Montanara ed infine Rifugio Pradel (dove ho fatto una bella sosta di enogastronomia), avevo gli occhi che erano diventati gonfi e rossi.
... la terrazza sulle Dolomiti del Brenta ...
... spettacolare vista sul lago dal Rifugio del Pradel ...
Non so che cosa mi è successo, magari ho preso qualche allergia o sono stato punto da qualche insetto, sinceramente non sono riuscito a scoprire che cosa mi è capitato.
... una sosta forzata con antipasto tirolese e polenta pasticciata (con funghi e ragù di cervo) ...
Raccontato questo piccolo inconveniente, alla mattina della gara, avevo ancora gli occhi un pò gonfi, ma mi ero presentato ugualmente alla partenza sperando di stare meglio durante la corsa.
Inizialmente si correva lungo il centro storico del paese affrontando la prima salita che conduceva al passo del Doss Corno su strada sterrata.
... Lago Nembia ...
Da qui c'era una discesa per arrivare alla riva del lago in direzione verso Lago di Nembia su percorso non tanto facile perchè c'erano varie salite, alcune abbastanza dure.
Si arrivava davanti al Lago di Nembia (siamo intorno al 12° km) dove era posto il giro di boa dove da qui ci si ritornava indietro sempre sulle sponde del Lago di Molveno.
Anche in questo tratto nel bosco era piuttosto nervoso a causa di numerosi saliscendi, ma la fatica era ben ripagata grazie alla vista che avevamo davanti ai nostri occhi: la limpidezza delle sue acque, uno straordinario alternarsi di sfumature cromatiche di blu e verde che solo questo lago ci regalava, uno scenario incredibilmente davvero unico ed invidiabile!
... Lago di Bior ...
Ora il tratto si faceva più pianeggiante fino ad arrivare al Lago di Bior per poi successivamente attraversare la spiaggia, ormai preso d'assalto dai turisti, con passaggio a fianco del rio Massò e infine la volata finale verso il traguardo.
Ho completato la fatica col tempo finale di 1h 30' 05" classificandomi 37° assoluto su 101 finisher (per quella corta sono stati 256 a completare la gara).
Sinceramente non mi ha dato grande soddisfazione del risultato, inizialmente le gambe non giravano come volevo, ho fatto tanta fatica a ritrovare il mio passo e solo quando mancavano circa 5 km al traguardo avevo iniziato a sentirmi un pò meglio, ma ormai era troppo tardi.
Dopo aver portato a termine la fatica non potevo che concedermi una foto di rito davanti al Lago di Molveno con la divisa Falchi che, come già scritto più volte, ci ha dato uno splendore, un panorama davvero unico che solo il Bel Paese poteva regalarci!
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