L'inarrestabile.
Quando la voglia di correre non conosce limiti
Ciao amici sportivi!
L'anno 2013 è stato un record come numero di partecipazioni rispetto al 2012 (con 56 gare): mai così tante in questi 10 anni che pratico questo sport (la prima gara fu il Trofeo Casimiro Ferrari, 15 luglio 2003). Però tutte queste "vittorie" non hanno fatto bene tanto a me. Lo sport fa bene alla salute, come dicono i medici, però bisogna stare al di sotto della soglia dei propri limiti. Dico così perché (come ben sapete ormai tutti quanti) ho un problema alla caviglia in seguito all'incidente stradale avvenuto giovedì 23 agosto del 2007 insieme al mio papà Piro; incidente che mi ha distrutto e che mi ha cambiato la vita a livello sportivo, ma anche a livello personale.
La caviglia semi-bloccata non mi permette di andare oltre; non potrò mai più correre come ai vecchi tempi, non ho e non avrò più la possibilità di correre bene. Con questo difetto corro "male" zoppicando e questo crea dei dolori/fastidio specialmente quando rientro a casa dopo la corsa. Ma nonostante tutto continuo a correre, ancora non ho appeso le scarpe al chiodo perché dentro di me ho questa enorme passione della corsa di cui non riesco a fare a meno.
Per me ogni week-end il rito di uscire di casa e recarsi nei luoghi dove svolgono le competizioni è diventato un appuntamento "fisso" (a proposito voglio ringraziare infinitiva mente, e non lo smetterò mai, mia moglie Eleonora che grazie alla sua santa pazienza mi supporta, mi segue, mi accompagna, mi fa delle belle foto :-) e che mi dà la forza di correre... GRAZIE!!). Ogni giorno mi rendo conto che ho fatto, e che sto facendo, tante gare e tutto questo mi dà delle emozioni così grandi che non riesco a spiegarvelo con le parole giuste. Ritorno sempre a casa con un bel sorriso stampato in faccia pensando sempre alla giornata sportiva appena conclusa anche se comunque mi sento a "pezzi" per la stanchezza e in particolare per la caviglia.
Come da routine, il giorno dopo, aggiorno sempre il mio amato blog (taddeorun.blogspot.com) dove scrivo raccontando la mia piccola storia e di come era organizzata la corsa, di come l’ho vissuta inserendo anche tantissime foto. Vi confesso che quel sorriso dopo la gara però, a volte, è anche amaro perché mi capita di dire, di pensare che se non avessi avuto quel maledetto incidente stradale sicuramente ora avrei fatto un buon tempo e sarei arrivato più avanti in classifica, forse riuscendo anche a mettere dietro di me il forte capitano dei Falchi : Carlo Ratti ;-) !
So che è un ragionamento sbagliato, ma a volte succede questa cosa dentro di me: provo rabbia per aver corso così male e vorrei tanto ritornare indietro e cancellare quel maledetto giorno... ma il destino ha voluto così per me! Ogni tanto provo anche un po’ di invidia verso voi amici Falchi che correte bene, però direi di essermi fortunato perché poteva capitarmi molto di peggio! E molte altre volte quando gareggio, non penso al mio problema, non penso di come devo appoggiare il piede perché vengo circondato da tante persone che fanno il tifo, bambini che danno il 5, dal panorama e dalla bellezza che si ammira durante la corsa.
E soprattutto perché so che all'arrivo c'è lei, mia moglie, che mi aspetta, pronta ad accogliermi e chiedermi come era andata la corsa. L’anno delle corse è finito, siamo in pieno inverno e credo di partecipare a qualche campestre anche se non mi piace tanto come genere di gara. Non vedo l’ora di rimettere di nuovo le “scarpe da tennis” nel prossimo anno e mi auguro che anche il 2014 sia un anno di grande soddisfazioni e soprattutto di benessere!
Buone corse a tutti voi!
Racconto pubblicato sull'Almanacco della società ASD Falchi.
Clicca qui per scaricare il racconto in formato PDF !
Auguri Taddeo, Buon Natale e Felice Nuovo Anno! A te e famiglia!
RispondiEliminaSarah
Grazie 1000 !!
RispondiEliminaContraccambio gli auguri "sportivi" :-) !!!!
Ciao
Taddeo